martedì 1 aprile 2025


               Appunti di artista per "Autoritratto con collana di spine" - Frida Kahlo (1940)



La sofferenza è una nemica che duella con la forza d'animo: però, spesso, ne esce sconfitta. La pittrice messicana Frida Kahlo ebbe una vita minata nella salute sin dalla nascita - a causa della spina bifida-, cui seguì, in adolescenza, un gravissimo incidente che le causò la frattura della colonna vertebrale, del collo, del femore, danni all'anca e in molte altre parti del corpo. Costretta ad un lungo periodo di forzato riposo, ingessata a letto, dopo oltre trenta operazioni chirurgiche, si dedicò con grande passione alla lettura e alla pittura. In quegli anni di sofferenza nascono una serie di tele descrittive del suo tormento, che la vedono protagonista martirizzata o in oniriche composizioni. Nell'olio su tela "Autoritratto con collana di spine" l'artista si pone al centro e il suo sguardo è diretto all'osservatore; un gatto nero e una scimmia (regalo del marito, dal quale aveva appena divorziato) la attorniano, mentre una collana di spine, con appeso un colibrì, le trafigge la gola. Fra i capelli, sull'elaborata acconciatura, riposano due farfalle e sopra il capo volteggiano due libellule/fiore. L'interpretazione più diffusa attribuisce agli animali presenti, in special modo al colibrì che nella sua posizione riporta all'immagine di un crocifisso, un richiamo al sacrificio cristiano e all'arte popolare messicana. La omaggia la natura con un grande abbraccio di foglie verdi.

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