venerdì 13 giugno 2025



                          Appunti di artista per: "La vie"' - Picasso (1903)

In una fase della sua vita, Picasso dipingeva essenzialmente nei toni monocromatici del blu; quel colore rappresentava la sacralità della vita, ma anche la sofferenza, la miseria e la crudeltà di essa stessa. E nel suo meraviglioso quadro "La vita - La vie" mostra tutto il suo tormento: in un lato vi è una donna anziana che sorregge un neonato, proteggendolo con un mantello nel suo abbraccio, nell'altro, una giovanetta e un ragazzo, la guardano. E sullo sfondo due immagini, come dipinte su tavole: sono sagome di persone, appena abbozzate dai pennelli, poco importa l'identificazione immediata del loro sesso: sono disperate, raggomitolate su loro stesse, sole nell'angoscia. Dominante è la sensazione della solitudine, nel ciclo della vita di ognuno. E' la mia interpretazione, una delle molte che intorno a questo suggestivo quadro si sono esposte che, per contro, Picasso definiva "orrendo".  Qualcuno ci ha visto la cacciata dal Paradiso di Eva e Adamo, col frutto del loro amore custodito da una simbolica figura femminile, e al centro due momenti che descrivono lo sconforto (consequenziale?) e l'abbandono. Altri, dall'unione carnale della coppia,  hanno ipotizzato una simbologia della perdita della vita eterna  che ha generato un bimbo che sembra morto. Per questo enigmatico quadro mi piace riportare le parole beffarde di Picasso: "...chi volesse cercarvi dei significati nascosti, faccia pure. Un quadro, per me, parla da solo; in fin dei conti a che serve dare spiegazioni? Il pittore ha un solo linguaggio".

 



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