Appunti di artista per: Milano e la leggenda della Scrofa Semilanuta.
Questa è la storia di Belloveso. Nasce in Gallia, intorno al 600 a.C. E’ un principe dal fisico strutturato, ha i capelli lunghi color rame e si veste di pellame, secondo la moda. E’ nipote di Re Ambigato, dell’antica tribù celtica dei Biturigi, e viene convocato sotto la tenda del "grande capo" insieme al fratello Segoveso. La crisi economica in atto non lascia alternative: i giovanotti dovranno partire alla conquista di nuovi territori per il mondo, non prima di aver consultato l’oracolo. Le mete sono differenti: Segoveso procederà lungo il fiume Danubio, verso la Transilvania, mentre Belloveso supererà le Alpi e raggiungerà la pianura padana. Qui ci occupiamo dei fatti avvenuti nel nostro paese. Superate le montagne e intrattenutosi in rapporti diplomatici, strada facendo, con il suo gruppo di soldati, il bel condottiero si ritrova davanti ad un paesaggio lagunare e fangoso, al cospetto di una scrofa semilanuta, animale sacro ai galli, tale e quale al simbolo stampigliato sul suo scudo. Lo interpreta come un segno propiziatorio e decide di fondare una città in quel luogo di incontro. La chiamerà Medhe-lan, in latino Medio-lanum. Così la scrofa semilanuta diventa il simbolo della città di Milano per molti secoli, fino a quando il biscione dei Visconti la rimpiazzerà. Seppur in pietra, lei è ancora là, scolpita in un capitello a bassorilievo in Piazza dei Mercanti, e si confronta quotidianamente con i conquistatori moderni.

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