Appunti di artista "Primavera 1928"
- La pittrice polacca Tamara de Lempicka appartiene alla corrente pittorica dell’Art Déco. La sua vita sembra uscita da un romanzo, trascorsa tra prestigiosi collegi in Svizzera e i fasti degli ambienti agiati di Parigi, ma anche protagonista di viaggi in Italia in cui conobbe, e fu corteggiata, da Gabriele D’Annunzio. Sposò dapprima l’avvocato Lempicki e, dopo una figlia e un divorzio, si risposò con il barone Kuffner, con cui andò a vivere a Beverly Hills. Fu definita dal “New York Times” la “dea dagli occhi d’acciaio dell’era dell’automobile” e fu per lungo tempo considerata un mito, quale esempio di libertà e ambiguità. Le sue opere sono descrittive di corpi seducenti in pose ammiccanti, avvolti in abiti morbidi e raramente contestualizzati. I nudi sono generosi e conturbanti. Nel quadro “Primavera 1928” sono ritratte in primo piano due donne, una bionda e una mora, accostate in un abbraccio complice. Un mazzo di gerani bianchi cela le nudità dei corpi. Ricercate le pennellate che sottolineano i boccoli e la trasparenza degli occhi verdi della donna di destra. Anche il medesimo colore dello smalto contribuisce al racconto d’amicizia tra le due donne.
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