Appunti di artista per "Incredulità di San Tommaso" - Caravaggio (1601)
L’olio su tela “L’incredulità di San Tommaso” di Caravaggio,
esposto alla Bildergalerie di Postdam, mostra la seconda apparizione di Cristo
ai suoi discepoli e in questo frangente Egli esorta san Tommaso a verificare di
sua mano i segni postumi alla sua Resurrezione, avvenimento a cui quest’ultimo non
credeva (da Giovanni 20,19-31 “Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani;
tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma
credente!”). L’artista pone i protagonisti per i tre quarti delle loro figure, utilizzando
la tela nel verso orizzontale, e costruisce una formazione a croce con le loro
quattro teste; la parte sinistra è occupata solamente da Gesù, mentre il
restante spazio è diviso fra Tommaso e gli altri due uomini. La costruzione
pittorica poggia su due linee che si intersecano: quella orizzontale percorre
il braccio di Tommaso e le mani di Gesù, mentre quella verticale passa fra le
teste dei due apostoli e prosegue lungo il collo di Tommaso. La luce
proveniente da sinistra contrasta col fondo scuro e spoglio e pone rilievo al
gesto di brutale verifica del dito nella ferita esangue; e se da un lato sfiora
e rischiara, con delicatezza, il torace candido di aura mistica, dall’altro incide
le tre fronti corrugate dall’umano stupore, e poi ne restituisce i corpi
all’ombra. C’è la sospensione di quel momento, l’evidenza del peccato compiuto
dagli uomini. E quando anche la curiosità dello spettatore focalizza il gesto e
riscontra il male inflitto a Gesù, prova l’imbarazzo di una corresponsabilità,
e distoglie lo sguardo.

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