sabato 17 maggio 2025

Appunti di artista per: "La sedia di Vincent" e "La sedia di Gauguin"

 - Van Gogh (1888)



 

Amicizia, quotidianità, condivisione. Incomprensioni, disaccordi, estraneità. Per un artista sono parole che hanno un senso quando non rimangono relegate nel vocabolario ma diventano immagini. E possono trasformarsi... in sedie. Vincent Van Gogh possedeva due sedie, a lui molto care: la sua, una comune da cucina, con la seduta di paglia gialla e la struttura in legno chiaro, grezzo; l'altra, di Gauguin, era ben più elegante, da salotto, con l'accurato intreccio della paglia verdastra, di legno scuro, coi braccioli e lo schienale sagomati. Erano le sedie che arredavano la casa di Arles in cui abitarono per qualche tempo e, a loro modo, furono le testimoni delle conversazioni e dei progetti artistici dei due pittori: ma le continue discussioni e i ripetuti litigi causarono l'allontanamento definitivo di Gauguin. Così, dopo quella separazione, anche gli oggetti vivono una nuova vita e, forse, l'unico modo per fissare nella memoria il senso del loro esistere è fermare il tempo e le emozioni, in una immagine. Ecco, la tela prende forma. La sedia vuota dell'amico, su cui poggiano due libri e una candela, sostituisce la "non presenza" con l'immagine della sua assenza: lui è ciò che ha lasciato. Un grande vuoto. Per Vincent non passò molto tempo al manifestarsi del primo gesto di sofferenza, con l'amputazione del proprio orecchio, e poi, seguirono altri periodi bui che lo condussero alla follia. Ma quelle sedie ci parlano ancora di loro due, di un'amicizia complicata e della poesia di quegli oggetti, che somigliano, davvero, alle anime di chi li ha posseduti. Di seguito, le parole che Vincent scrisse al fratello Théo: "Intanto posso già dirti che i due ultimi studi sono molto strani. Quadri da 30, una sedia di legno e di paglia giallo piceno su un pavimento di mattoni rossi contro la parete (giorno). Poi la sedia di Gauguin, rosso e verde, umore notturno, pareti e pavimento anch'essi rosso e verde, sul sedile due romanzi e una candela. Su tela e in strato spesso".



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