L’opera “L’Arca di Noè” di Marc Chagall è il primo esempio iconografico dell’episodio del Diluvio, che mostra l’interno dell’Arca piuttosto che l’immagine della stessa nei tumultuosi gorghi dell’acqua, fino ad allora rappresentata. Non è la visione sacra di una salvezza giudicante gli uomini corrotti, bensì una composizione emotiva e descrittiva di una seconda rinascita dell’umanità. Nel vortice circolare del blu del cielo e del mare, fra la schiuma vaporosa e le nuvole, Noè lascia andare la colomba in direzione della terra: solo la seconda volta, quando si presenterà col ramo di ulivo nel becco, vi sarà il segno del riaffiorare delle fronde delle piante, e perciò del ritiro delle acque. E sarà il tempo di tornare sulla terraferma. La parte sinistra della tela è occupata quasi completamente dagli animali, alcuni descritti anche con evidenza di colore, rispetto ad un contesto monocromo; qui lo sguardo dello spettatore li segue dal basso verso l’alto: c’è un leone blu ed è posto sotto un cervo giallo, poi si vede un grosso pesce salire vero la luce, contrapposto ad un uomo che scende verso il fondo; e vicino roteano capre e uccelli, mentre sopra sono ben evidenziati dalle pennellate, un cavallo bianco e un pavone con la coda rossa (simbolo della salvezza eterna). Sulla sommità, è dipinta la scala simbolica di Giacobbe, che permise l’entrata e favorirà l’uscita degli animali, a cui si affianca un angelo sorridente – il tramite di Dio con gli uomini – , a sua volta collocato vicino ad un punto giallo (il sole), che rischiara il cielo e dirada le nuvole. Presente l’agnello rosso sangue, simbolo del sacrificio di fede. La parte destra è occupata dall’umanità, descritta con coppie abbracciate e donne con bambini. Il particolare della donna col braccio alzato racconta il ritorno alla vita, il calore, lo scorrere del sangue mentre il piccolo a braccia tese, in braccio ad una madre col capo coperto dal velo, è la raffigurazione di Gesù e Maria, nel racconto delle future persecuzioni ebraiche. Infine, centrale nella tela, compare la testa di una mucca bianca, accarezzata da Noè; si pensa che sia la mucca che Chagall vedeva dalla finestra di casa sua, quando era bambino, legata al paletto davanti alla macelleria. E’ una spettacolare opera descrittiva, che genera piacevolezza agli occhi ma inquietudine all’animo.
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